Comunità pastorale di Busto Garolfo e Olcella

Comunità pastorale di Busto Garolfo e Olcella

Clicca qui per guardare la diretta

 

Busto Garolfo:

Feriale
7.00 – 8.30

Vigiliare
17.30

Festiva
8.00 – 9.30 –  11.00 – 18.00

1° lunedì del mese
20.30 – Messa in suffragio dei defunti del mese precedente

Olcella:

Feriale
Martedì e Giovedì ore 18.00

Vigiliare
20.30

Festiva
10.00

 

Chiesa dei Santi Salvatore e Margherita
La chiesa parrocchiale avente il titolo di prepositurale, dedicata ai Santi Salvatore e Margherita, venne costruita nel Cinquecento sui resti di una chiesa medioevale risalente al XIII secolo. La facciata originaria venne progettata nel primo Seicento da Francesco Maria Richini. La struttura cinquecentesca subì interventi nel corso del Seicento e del Settecento, mentre nell’Ottocento pesanti interventi di risanamento igienico porteranno alla distruzione di alcuni affreschi dei Fiammenghini. Infine, negli anni tra le due Guerre mondiali, la struttura subirà importanti ampliamenti nella parte presbiterale e alla facciata. All’interno della struttura sono conservate alcune tele attribuite a Giovanni Battista Crespi detto il Cerano (teleri nell’abside e pala di sant’Isidoro) ed un coro ligneo la cui parte centrale venne realizzata da Carlo Garavaglia nel 1642. Altra pala d’altare raffigurante san Barnaba che protegge dal fulmine è opera tardo ottocentesca di Carlo Naymiller. La facciata, di gusto moderno, risale invece al 1961 ed è stata oggetto di aspre critiche. Negli ultimi anni la chiesa è stata ristrutturata all’interno, riportando gli affreschi ai loro colori naturali.

Nell’estate del 2008 è stato installato un sistema di teleriscaldamento sul pavimento delle chiesa, per distribuire uniformemente il calore.

Il campanile possiede un concerto di 9 campane in Sib2

Chiesa di San Remigio
Busto Garolfo – Chiesa di S. Remigio.jpg
Esisteva, nel secolo XIII anche un ospedale detto dei poveri di S. Remigio, affidato a dei frati; verso la metà del XV secolo esso decadde, tanto che su richiesta dei nobili e degli abitanti di Busto Garolfo, papa Callisto III lo soppresse. Di questo antico complesso rimane la bella Chiesa di S. Remigio, restaurata negli anni Venti e successivamente negli anni Settanta del secolo scorso, e tuttora aperta al culto.

Il campanile possiede 6 campane a corda in La3 (Mi4 è originale del 1572)

Chiesa della Madonna della Neve
Localmente conosciuta come Madonnina, è un edificio religioso aperto al culto cristiano cattolico, di origine seicentesca. L’edificio originario era posto lungo l’attuale via Vincenzo Monti, con la facciata rivolta verso il centro abitato. Demolito nel 1934 per ampliare la strada, venne ricostruito nello stesso anno col contributo di Alpini, qualche decina di metri oltre l’originaria collocazione, con un orientamento ruotato e con fattezze simili alla precedente struttura. Al suo interno due lapidi sepolcrali della marchesa Maria Ponga Arconati (una proveniente dall’originario edificio, l’altra collocata a ricordo della riesumazione e ricollocazione dei reti mortali). Di particolare pregio (anche se in abbandono) l’originario affresco dell’altare maggiore rappresentante una Madonna con ai piedi Gesù Bambino tra i santi Rocco e Giuliana che, secondo una lunga tradizione, è attribuito a Bernardino Luini o alla sua scuola. All’esterno altre due lapidi sepolcrali provenienti dall’originario edificio demolito e l’adiacente Monumento agli Alpini.

Parrocchia SS. Gervaso e Protaso

Parrocchia SS. Gervaso e Protaso

Clicca qui per guardare la diretta

 

GIORNI FERIALI

7.15 Santuario S. Pietro

8.00 Ss. Gervaso e Protaso (tutti i giorni tranne il mercoledì)

8.30 Chiesa dell’Immacolata Baruccana (ogni giorno) -S. Carlo (martedì-mercoledì-giovedì-venerdì)

9.00 Ss. Gervaso e Protaso (solo il mercoledì)

18.00 Ss. Gervaso e Protaso – S. Clemente Baruccana sabato e prefestivi

18.30 Parrocchia San Pietro (giovedì)

18.30 S. Carlo (sabato e prefestivi)

21.00 S. Clemente Baruccana (solo il giovedì)

21.00 S. Carlo (solo lunedì)

GIORNI FESTIVI

8.00 Parrocchia S. Pietro e Chiesa dell’Immacolata Baruccana

8.00 Chiesa Parrocchiale S. Pietro

9.00 Ss. Gervaso e Protaso – S. Carlo

9.30 Santuario S. Pietro, S. Clemente Baruccana – Casa riposo Masciadri

10.30 Casa Betania

11.00 S. Pietro, Ss. Gervaso e Protaso – S. Carlo

11.15 S. Clemente Baruccana

18.00 Ss. Gervaso e Protaso – S. Clemente Baruccana

Santuario della Madonna del Pozzo

Santuario della Madonna del Pozzo

Clicca qui per guardare la diretta

La Madonna del Pozzo è principale protettrice e patrona di Capurso in provincia di Bari. A lei è dedicata la “Reale Basilica” costruita nel 1770 e la “Cappella del Pozzo” sita al Piscino nella periferia di Capurso. La solennità di Santa Maria del Pozzo ricorre l’ultima domenica di agosto. Si festeggia anche il 20 maggio, data in cui nel 1852 l’icona della Madonna del Pozzo fu solennemente incoronata dal cardinale Mario Mattei. Lunedì 8 dicembre 2014, in una solenne celebrazione liturgica, Mons. Francesco Cacucci proclama Capurso come Civitas Mariae- Città di Maria.

BASILICA/SANTUARIO

APERTURA
Mattino: 7,30 – 12.30 (13 festivo)
Pomeriggio: 16.30 – 21

ORARIO S. MESSE CELEBRATE IN BASILICA
Feriali: 8,30* – 19
(*Ogni Sabato presso la Cappella del Pozzo)
Festivi: 8,30 – 10 – 11,30 – 17,30 – 19

ORARIO S. MESSE CELEBRATE IN BASILICA
da Giugno ad Agosto
Festivi: 8,30 – 11,30 – 19 – 20,30

LITURGIA DELLE ORE
h. 8,00 Lodi mattutine
(escluso sabato e festivi)
h. 19,45 Vespri
(escluso sabato e domenica)

Basilica Collegiata Santuario “S. Maria dell’Elemosina”

Basilica Collegiata Santuario “S. Maria dell’Elemosina”

Guarda la messa in diretta

Stagione Feriale Vigilia Festivo
Invernale: 18:30 / / 18:30 / / 08:30 11:00 18:30 /
Estiva: 19:30 / / 19:30 / / 08:30 11:00 19:30 /
Avvisi: Maggio feriale ore 8:30 – Ottobre feriale e festivo ore 19
La Matrice di Biancavilla è sede dell’Insigne Collegiata eretta il 26 settembre 1746, a seguito del decreto vescovile di mons. Pietro Galletti e confermata con bolla di Pio XI il 20 ottobre 1924. La Collegiata è una comunità di sacerdoti, riuniti in un collegio o capitolo di canonici nominati dal Vescovo, con sede in una chiesa di una certa importanza per aumentare il culto divino e dare maggiore lustro e solennità alle funzioni religiose.
La Collegiata di Biancavilla è definita Insigne per i privilegi concessi dai vari Pontefici e Vescovi. Tra i canonici vi sono i dignitari della Collegiata che occupano un posto preminente. A capo del capitolo vi è il Prevosto che di solito coincide con il parroco della chiesa, per il fatto che la Collegiata ha sede presso la Chiesa Madre, poi seguono il Cantore, il Tesoriere o Economo, il Decano, ognuno con rispettive funzioni all’interno del capitolo.
La Collegiata ha avuto nei secoli un ruolo importante e fondamentale nella storia della città e della Chiesa Catanese.
Dal 1746 ad oggi, in questi secoli di storia si sono succeduti ben 21 Prevosti. Il primo fu il canonico Giuseppe Rametta; a ricoprire la carica più a lungo fu mons. Giosuè Calaciura con ben 35 anni di prepositura; il più breve, un anno soltanto, il canonico Antonino Scarvaglieri dal 1793 al 22 settembre 1794. Il secondo Prevosto Filippo Cocina, fu nominato Vescovo di Cefalù, ma morì a Palermo prima di essere consacrato.
All’interno della Basilica rimane traccia dell’antica Collegiata nel coro ligneo ad intarsio nel presbiterio ai lati dell’altare maggiore, sede dei canonici durante le varie liturgie. In sacrestia si possono ammirare i ritratti dei Prevosti che si sono succeduti in questi secoli e alcuni parati ad essi appartenuti.
Fondazione
Già agli inizi del 1700, a motivo della crescita degli abitanti e del numero del clero, a Biancavilla si avanzò la proposta di mutare la semplice cappellania in Collegiata. Nel 1747 con la bolla pontificia, Papa Benedetto XIV accorda ai canonici le insegne, cioè mozzetta color coccinella e rocchetto, e riaffermava la legale costituzione della Collegiata. La bolla è custodita all’interno dell’archivio storico parrocchiale e si presenta in buono stato di conservazione. Essa è composta da una pergamena il cui testo è il lingua latina, in forma aulica in uso presso le sedi vaticane nel XVII sec. Alla bolla è allegato il sigillo del Papa legato da una cordicella di canapa. Successivamente la Santa Sede il 7 aprile 1747 concede al Capitolo il privilegio di mazza e mazziere. Grazie ad un intervento di restauro della premiata ditta di argenteria Amato Antonino di Palermo, nel 2012 durante la prepositura del Canonico Agrippino Salerno la mazza è tornata al suo primigenio splendore.
Attività
Attualmente i canonici prendono parte alle processioni cittadine del “Corpus Domini”, dei Santi Patroni, il Venerdì Santo nella processione serale de “I Tri Misteri” e la Domenica di Pasqua nella processione del Cristo Risorto, della Madonna e dell’Angelo,in abito corale proprio.

Parrocchia Santa Maria delle Vergini

Parrocchia Santa Maria delle Vergini

Guarda la messa in diretta

Orario Invernale dal 1 ottobre: Orario Estivo:
Feriale: ore 18 Feriale: ore 19
Prefestivo: ore 18 Prefestivo: ore 19
Festivo: ore 9 – 11 – 18 Festivo: ore 9 – 11 – 19 – 21:00*

Fin dal 1355, esiste in questo luogo una chiesetta col titolo di “Santa Maria dei Vergini”. Nel 1547, essendo stato questo tempietto, per quasi sessanta anni, abbandonato e lasciato cadere in rovina, i suoi custodi, i Frati della Fonte, decidono di demolirlo e di riedificarne un altro. Il 3 aprile 1547, ottengono il consenso del Comune, a condizione che fosse lasciata intatta una cappella grande per la celebrazione della Santa Messa. In questa cappella, nel 1533, Lorenzo Pittori dipinge l’affresco della Madonna delle Vergini.

Il 10 aprile 1548, martedì di Pasqua, in questa cappella, la Madonna appare ad una bambina, tale Bernardina di Bonino, chiedendo che, ogni sabato, delle giovanette compissero processioni di penitenza e digiuni in riparazione dei peccati della città.

Da quel momento, sembra scendere dal cielo una pioggia di grazie, tanto che subito, in attesa della più grande, si principia a costruire una piccola chiesa provvisoria, affidata alla Confraternita di Santa Maria dei Vergini. Il 21 settembre 1550, viene posta la prima pietra dell’attuale magnifica chiesa. Nel gennaio 1566, è terminata la cupola. Il 28 maggio 1566, il tempio viene affidato ai Padri Carmelitani. L’interno della chiesa è ultimato nel 1582. Il 31 marzo 1605, l’affresco della Madonna delle Vergini viene tagliato dal muro e trasportato nella grande cappella, ove trovasi ora, e viene demolita la vecchia chiesa.

Il 21 ottobre 1696, l’immagine della Madonna viene solennemente incoronata. In occasione del terremoto del 1703, il Santuario è meta di continui pellegrinaggi di penitenza. Nel 1798, la chiesa viene eretta Parrocchia e, nel 1869, il Governo la riconosce Monumento d’Arte. Durante la guerra del 1915-1918, per una gran parte, l’edificio è adibito a magazzino di grano. Nel 1926, il parroco, Padre Battista Chiodi, col consenso della Sopraintendenza delle Belle Arti, fa togliere la tela dipinta, che, da un secolo, copriva l’affresco della Madonna, lasciandone scoperta solo la faccia. L’Immagine della Vergine torna così al suo primitivo splendore. Nell’immediato dopoguerra, per l’interessamento del parroco Padre Cipriano Conti, gli affreschi della cappella maggiore e delle due cappelle di fianco sono restaurati da Padre Gabriele Saggi, carmelitano, e viene rifatto il pavimento.

La Chiesa di Anguillara Veneta

La Chiesa di Anguillara Veneta

Guarda la messa in diretta

 

Orari delle celebrazioni
Attenzione, questi sono gli orari aggiornati delle normali celebrazioni. Tuttavia potrebbero esserci delle variazioni, ti consigliamo di controllare il foglietto settimanale.

Domenica
7:30 – in Chiesa
10:00 – in Chiesa
ore 18 (con l’ora solare e legale) – in Chiesa
Lunedì
8:00 – in Asilo
Martedì
8:00 – in Asilo
Mercoledì
19:00 – in Asilo
Giovedì
9:00 – in Chiesa
Venerdì
8:00 – in Asilo
Sabato
ore 8 al capitello (nei mesi estivi: maggio/ottobre)
ore 18 (con l’ora solare) e 19 (con l’ora legale) – in Chiesa
Per le confessioni
il sabato pomeriggio, dalle 16 in poi, in chiesa
e su richiesta, anche negli altri giorni, chiedendo in canonica
Note
Nei giorni in cui c’è qualche funerale, se la messa feriale del lunedì, martedì o venerdì non ha nessuna intenzione prenotata, viene sospesa

Basilica di Sant’Antonio di Padova

Basilica di Sant’Antonio di Padova

Guarda la messa in diretta

La Pontificia Basilica Minore di Sant’Antonio di Padova è uno dei principali luoghi di culto cattolici della città di Padova, in Veneto.

Conosciuta dai padovani semplicemente come il Santo, è una delle più grandi chiese del mondo ed è visitata annualmente da oltre 6,5 milioni di pellegrini, che ne fanno uno dei santuari più venerati del mondo cristiano. Non è comunque la cattedrale della città, titolo che spetta al duomo. In essa sono custodite le reliquie di sant’Antonio di Padova e la sua tomba.

La piazza del Santo, antistante, ospita il monumento equestre al Gattamelata di Donatello. Donatello realizzò anche le sculture bronzee (Crocifisso della basilica del Santo, statue e formelle di varie dimensioni) che Camillo Boito ha collocato sull’altare maggiore da lui progettato.

Ha la dignità di basilica pontificia. Con i Patti lateranensi, la proprietà e l’amministrazione del complesso antoniano furono cedute alla Santa Sede,[1] pur rimanendo territorialmente parte dello Stato italiano. L’attuale delegato pontificio è l’arcivescovo Fabio Dal Cin, prelato di Loreto e delegato pontificio del santuario della Santa Casa. Il governo pastorale e la gestione amministrativa della basilica di Sant’Antonio sono regolati dalla costituzione apostolica Memorias Sanctorum di papa Giovanni Paolo II del 12 giugno 1993,[2] la quale definisce i compiti e le relazioni tra la delegazione pontificia, i frati francescani e la Veneranda Arca di Sant’Antonio, che dal 1396 funge ininterrottamente da fabbriceria del complesso antoniano (le misure della basilica sono disponibili nella pagina “misure dell’interno). La basilica è retta dai francescani dell’Ordine dei frati minori conventuali.

Aperture
Feriali
Con ora legale (dal 3 aprile 2018 al 28 ottobre 2018): 6.20 – 19.45
Con ora solare (dal 29 ottobre 2018 al 24 marzo 2019): 6.20 – 18.45

Sabato e domenica
6.20 – 19.45

Sante Messe
Feriali (dal lunedì al venerdì e sabato mattina)
Mattino: 6.20 – 7.00 (in Sala del Capitolo, accesso dal Chiostro della Magnolia) – 7.30 – 8.15 – 9.00 – 10.00 – 11.00
Pomeriggio: 16.00 (ora solare) – 17.00 – 18.00 (con ora legale) – Al martedì e al venerdì del tempo ordinario al termine della messa delle ore 17.00 preghiera antoniana della Tredicina (martedì) e del Transito (venerdì).

Prefestive
Pomeriggio: 16.00 – 17.00 -18.00 – 19.00

Festive
Mattino: 6.30 – 7.15 – 8.00 – 9.00 – 10.00 – 11.00 (cantata) – 12.15
Pomeriggio: 16.00 – 17.00 -18.00 – 19.00
Durante qualche solennità e possibile che sia soppressa la messa delle 18.00, per consentire un più disteso svolgimento della Messa solenne delle 17.00.

Confessioni
Con ora solare

dal lunedì al venerdì 6.30-12.00 13.30-18.30 (giovedì: 18.00)
sabato 6.30-12.00 13.30-19.30
domenica 6.30-12.30 14.00-19.30

Con ora legale

dal lunedì al sabato 6.30-12.00 13.30-19.30
domenica 6.30-12.30 14.00-19.30

Cappella delle Benedizioni
dal lunedì al venerdì 8.00-19.30 (18.30 con ora solare)
sabato 8.00-16.00
domenica 13.30-16.00
La cappella resta chiusa durante le messe della domenica mattina e delle solennità.

Liturgia delle Ore
dal lunedì al sabato 6.55 – 07.30 Ufficio delle Letture e Lodi in Basilica.

Per informazioni
(+39) 049 8225652
infobasilica@santantonio.org

 

 

Santuario di Oropa

Santuario di Oropa

Guarda la messa in diretta cliccando qui

FUNZIONI RELIGIOSEBASILICA SUPERIORE CHIUSA PER LAVORI. Sono garantiti l’accesso ai presepi e la S. Messa domenicale

ORARI FESTIVI
Basilica Antica
Ore 7.30 – 9.00 – 10.30 – 16.30 – 18.15
Ore 15.15 (Rosario e Vespri con Benedizione Eucaristica)
Basilica Superiore (cappella S. Eusebio)
Ore 11.45

ORARI FERIALI
Basilica Antica
Ore 7.10 (lodi) – 7.30 – 9.00 – 10.30 – 16.30* – 18.15 (prefestiva)
Ore 18.15: preghiera serale (luglio e agosto)
*Il sabato, la S. Messa delle ore 16.30 è prefestiva
Basilica Superiore
Ore 11.30 (Luglio e Agosto)

CONFESSIONI
Basilica Antica
Ore 9.00-12.00 / 15.30-18.00 tutti i giorni

Apertura Basilica Antica: tutti i giorni dalle 7.00 alle 19.00
Basilica Superiore chiusa per lavori.
Accesso ai presepi nei seguenti orari:
Da Lunedì a Sabato: dalle ore 9.00 alle 16.00
Domenica: dalle ore 9.00 alle 17.00

 

 

Basilica Santuario della Madonna delle Lacrime di Siracusa

Basilica Santuario della Madonna delle Lacrime di Siracusa

VIDEO IN DIRETTA DALLA BASILICA, O TEMPIO SUPERIORE
Segui in diretta streaming le celebrazioni dalla Basilica

Guarda la messa in diretta cliccando qui

Le Sante Messe si celebrano:

Nei giorni feriali alle ore 7:30 – 8:30 – 10:00 – 18:30 (19:00 ora legale).

Nei giorni festivi alle ore 7:30 – 9:00 – 10:30 – 12:00 – 17:30 – 19:00 – 20:00.

Ogni primo lunedì del mese alle ore 18:30 (19:00 ora legale) si ricordano tutti gli iscritti alle SS. Messe Perpetue.

Per informazioni rivolgersi alla Segreteria: 0931 21446 interno 1; oppure tramite mail segreteria@madonnadellelacrime.it